Blue marble è, forse, la fotografia più rappresentativa della Terra, scattata dallo Spazio da una missione spaziale americana Apollo 17, il 7 dicembre 1972, alle 10:39 UTC, cioè circa 5 ore e 6 minuti dopo il lancio e 1 ora e 48 minuti dopo che il veicolo spaziale abbandonò l'orbita terrestre per iniziare il suo viaggio in direzione della Luna.
Questa immagine fu la prima che ritraeva la Terra completamente illuminata. Negli anni settanta, essa fu considerata dagli ambientalisti il simbolo della fragilità e vulnerabilità del nostro pianeta.
Questa immagine è magnifica nella sua perfezione, eppure qualcuno sostiene che sia un falso prodotto dalla NASA per non si sa quale ragione.
Dimostriamo perchè questa immagine è autentica e l'Apollo 17 come, d'altronde, le altre missioni spaziali, è andato sulla Luna.
Prima di tutto, analizziamo quali fossero le condizioni di illuminazione della Terra al momento dello scatto e vediamo se sono coerenti.
Andiamo sul sito www.timeanddate.com ed inseriamo la data e l'orario dello scatto.
Bene, questa è la situazione di illuminamento della Terra al momento dello scatto.
Sembra che torni assolutamente tutto. La porzione di Terra che si vede nella foto ricade al 99,9% nella fascia illuminata (più avanti vedremo perchè non al 100%).
Non solo, la posizione della Luna, tra l'Africa meridionale ed il Madagascar, è esattamente nella traiettoria dell'Apollo 17.
Possiamo verificarlo trovando il punto centrale della Terra sulla Blue Marble:
Ciò sta ad indicare che l'Apollo 17 stava effettivamente andando verso la Luna.
Se sulla mappa, la Luna si fosse trovata da qualche altra parte, allora si sarebbe sicuramente trattato di un falso.
Vediamo se la porzione di Terra che vediamo è coerente con la distanza dalla quale è stata scattata la foto.
Gli astronauti hanno fotografato la Terra quando si trovavano ad una distanza di circa 45.000 km.
Vediamo come realizzarlo in un software di modellazione 3d: Rhinoceros 3D
1) Ho realizzato una sfera con il diametro della Terra, opportunamente scalato
2) Ho mappato la sfera con la texture della Terra. La mappa si dispone attorno alla sfera deformandosi coerentemente:
3) Ho individuato con un buon grado di approssimazione il punto tra Africa meridionale e Madagascar:
4) Ho tracciato un segmento perpendicolare al punto della lunghezza scalata corrispondente a 45.000 km.
5) Ho tracciato 4 punti tangenti alla sfera:
6) ho tracciato la circonferenza passante per i 4 punti, che rappresenta la tangente del cono visivo alla sfera terrestre
7) Ho posizionato una telecamera sul punto del cono visivo
L'immagine ottenuta dalla vista della telecamera è la seguente:
Direi che il risultato è sorprendentemente fedele.
Continuamo con la verifica dell'illuminamento solare.
Se ci fate caso, la porzione vista dall'Apollo 17 non è illuminata al 100%.
Esiste una sottilissima linea in ombra sul lato destro dell'immagine:
Vuol dire che, su quel lato, stiamo vedendo il terminatore terrestre.
Il terminatore terrestre è la linea di demarcazione tra il giorno e la notte. Segna il limite tra la parte della Terra illuminata dal Sole da quella non illuminata.
Bene, vediamo di collocare una fonte luminosa nel modello che possa rappresentare il Sole in maniera tale che sia concorde con questa immagine e, in seguito, controlleremo se il terminatore rispetta la mappa dell'irraggiamento solare visto in precedenza.
Poichè il Sole si trova a 150 mln di km dalla Terra ed è circa 1000 volte più grande in diametro, lo rappresentiamo, in prima approssimazione, con un flusso luminoso a raggi paralleli:
Vediamo come viene illuminato il nostro globo:
Abbiamo ottenuto la leggerissima ombra del terminatore terrestre.
Vediamo, adesso, dove passa il terminatore, linea tratteggiata gialla, e quale è il limite visuale dall'Apollo 17, linea tratteggiata rossa:
Come ci potevamo aspettare, l'Apollo 17 non può vedere in nessuna maniera la totalità del terminatore terrestre.
In particolare, gli astronauti non potevano vedere il passaggio del terminatore sull'America Latina, sui paesi scandinavi e sulla Russia.
Verifichiamo, ora, se la luce prodotta è effettivamente concorde con quella della mappa dell'irraggiamento:
Direi che torna tutto alla perfezione.
Blue Marble è autentica al 100% e l'Apollo 17 ha sicuramente portato brillantemente a compimento la sua missione sulla Luna.