Per mostrarvi come affronteremo gli argomenti riguardanti i 200 punti di Eric Dubay, abbiamo deciso di discutere apertamente su alcune domande, del tutto lecite, sollevate da chi non crede nel modello ELIOCENTRICO e nella sfericità della Terra.
Qui, trovate il collegamento alla pagina:
https://www.facebook.com/laterraeunapallachegira/posts/941481499290047?__mref=message_bubble
La settimana scorsa, sulla pagina Facebook abbiamo proposto due domande tipiche dei flat-earthers:
1) Ci insegnano che la luna gira ad una velocità tale da mostrare sempre la stessa faccia alla terra, fin dalla formazione del sistema solare.
Come mai allora i crateri che osserviamo, sono sempre rivolti verso la Terra?
2) Se la Terra, come dice la scienza, ha un orbita ellittica, per poterla percorrere dovrebbe accelerare e diminuire la sua velocità di rotazione! Come mai questo non accade? Dovremmo percepire questa accelerazione e brusca decelerazione del pianeta.
Qui trovate la discussione completa:
https://www.facebook.com/laterraeunapallachegira/posts/937506323020898
Abbiamo avuto diverse risposte. Qui riportiamo le più significative.
Per il quesito numero 1) sulla formazione dei crateri lunari:
Nicola scrive:
"C'è comunque una certa distanza tra la terra e la luna. È quindi possibile che un asteroide proveniente di lato o da dietro di noi colpisca la luna.
Mi viene bene immaginare un duello fra cow boy: quello di fronte a me (terra) può essere colpito dal compagno dietro di me senza problemi, basta che non sia proprio dietro di me e non mi spari alla schiena"
Effettivamente la Terra è molto piccola, rispetto alla distanza che la separa dalla luna (il 3% circa).
Nell'immagine sotto è riportata la direzione del campo gravitazionale nella zona di spazio compresa tra la terra e la luna (le dimensioni dei due corpi sono state aumentate di 5 volte, per renderli ben visibili).
Basta che un asteroide non passi troppo vicino alla terra, o che abbia una velocità sufficiente, perché questo colpisca la faccia visibile della luna. Per di più l'immagine andrebbe pensata in tre dimensioni, il che fornisce "più spazio" ad un eventuale asteroide diretto verso la luna.
Angelo aggiunge:
" La Luna non è sempre stata il satellite della Terra e non sempre ha rivolto la stessa faccia verso il nostro pianeta. Quindi è molto probabile che i crateri si siano formati prima che la Luna sincronizzasse la sua rotazione con la Terra."
Abbiamo parlato sul nostro blog (http://flatearthdelusion.blogspot.fr/2016/09/altamarea.html) della sincronizzazione della rotazione della luna.
Non si è ancora sicuri riguardo alle origini del nostro satellite, comunque si calcola che la sincronizzazione causata dalle forze di marea sia stata relativamente rapida (decine di milioni di anni). Quindi sembrerebbe che molti degli impatti siano avvenuti alcune centinaia di milioni di anni in seguito alla sincronizzazione.
In ogni caso questo è certo per alcuni crateri "recenti" (come il cratere Copernico, età stimata: 800 milioni di anni).
Si tratta quindi di un'osservazione interessante, ma probabilmente non è questa la risposta alla nostra domanda.
Vorrei aggiungere che la faccia nascosta della luna presenta di fatto molti più crateri rispetto alla faccia visibile, come si può vedere nella foto in basso.
Possiamo dire, che effettivamente la terra agisce da scudo, impedendo a molti asteroidi di colpire la luna, ma non è nemmeno un "portiere" perfetto, pertanto alcuni di essi riescono comunque ad impattare la faccia visibile della luna.
Per il quesito numero 2) sulla percezione del movimento orbitale terrestre attorno al sole:
Angelo scrive:
"Muovendosi la Terra lungo un'orbita ellittica, la risultante delle forza di attrazione solare è sempre rivolta verso il fuoco dell'ellisse occupato dal sole. Non esiste, quindi, un'accelerazione/decelerazione lungo l'orbita solare.
Aggiungo un'ulteriore puntualizzazione. Non è precisamente corretto dire che percepiamo il moto quando c'è un'accelerazione. Non è così semplice.
Noi percepiamo il moto quando le parti del nostro corpo subiscono un'accelerazione differenziale tra di loro. Il moto è una percezione principalmente fisiologica. Ma se ogni molecola del nostro corpo subisce la stessa accelerazione, noi non lo percepiamo.
Questo accade quando, come nel caso della Terra che ruota attorno al Sole, è l'intero sistema a subire l'attrazione gravitazionale solare"
Daniele però, non è d'accordo:
"Se posso, rimane costante la velocità areolare ma non la velocità tangenziale della terra lungo l'orbita.
Quindi siamo soggetti, oltre all'accelerazione di gravità, sia all'accelerazione centripeta che a quella dovuta alla variazione di velocità. Però sono calcolabili con ottima precisione e risultano diversi ordini di grandezza inferiori a 9.8 m/s^2 quindi non è che non ci sono ma sono troppo deboli per essere percepite. Penso che però con bilance di precisione e masse sufficientemente grandi si possano tranquillamente misurare come piccolissime variazioni sul peso."
Quindi l'accelerazione esisterebbe davvero, ma sarebbe troppo debole per essere percepita?
Angelo però ha da ribattere:
"Non è che non percepiamo il movimento della Terra attorno al Sole perché ci sono accelerazioni piccolissime, ma perché l'intero sistema è soggetto alla stessa accelerazione. Il pianeta Terra è in condizione di caduta libera verso il sole, quindi non ci sono accelerazioni differenziali all'interno del sistema. Ti faccio un esempio che, forse, può aiutare. Hai presente i voli ZeroG? Bene, Quando l'aereo raggiunge la fase 0G, l'intero sistema si trova in caduta libera. quindi in accelerazione uniformemente accelerata. In questa situazione, le persone all'interno dell'aereo percepiscono solo un'assenza apparente di gravità, ma zero movimento."
Alla fine Daniele si convince, ma puntualizza:
"Il discorso vale perfettamente solo nel centro di massa che è ciò che realmente è in caduta libera attorno al sole, quello può essere preso come riferimento localmente inerziale.
Sulla superficie non vale allo stesso modo quindi un'accelerazione deve essere misurabile e calcolabile anche se molto piccola. E durante l'anno ci saranno variazioni di questa accelerazione a causa dell'orbita non perfettamente circolare."
Perché la questione appare così controintuitiva? Il problema è che si tende a separare il cambio di velocità in due componenti:
-Il cambio di velocità in direzione (in che direzione viaggia la Terra)
-Il cambio di velocità in modulo (a che velocità viaggia la Terra)
L'impressione che si ha è che la prima componente cambi a causa dell'attrazione gravitazionale del sole (e quindi non percepibile), mentre la seconda sarebbe dovuta al movimento della Terra e non compensata dall'attrazione del sole (e quindi percepibile).
Se ci si pensa bene però, non può essere così.
L'accelerazione DEVE SEMPRE avere una direzione. Quello che si può fare, più precisamente, è di separare l'accelerazione in due componenti, una tangente all'orbita e l'altra perpendicolare ad essa.
Il sole però non si trova al centro dell'ellisse, bensì in uno dei due fuochi. Quindi nessuna delle due componenti è diretta verso il sole.
Quello che si deve fare è sommare le due componenti per ottenere l'accelerazione reale, che è ben diretta verso il sole e completamente compensata dalla gravità.
Quindi non c'è nessun cambio di velocità percepibile, nemmeno con strumenti precisissimi.
In realtà, si tratta di un discorso più generale di così. Non dipende assolutamente dalla traiettoria del corpo.
Se un corpo è libero di muoversi, ed è sottoposto unicamente alla forza di gravità, questo si muoverà sempre in modo che la sua accelerazione sia esattamente equivalente alla somma di tutte le forze gravitazionali agenti sul corpo. Il risultato è che queste accelerazioni sono annullate in modo preciso dalla forza di gravità e non sono quindi percepibili.
Infatti per la seconda legge di Newton, ogni accelerazione deve essere causata dall'azione di una forza e deve quindi corrispondervi in modo esatto.
Oppure, come ha scritto Angelo:
"Noi percepiamo il moto quando le parti del nostro corpo subiscono un'accelerazione differente tra di loro. Il moto è una percezione principalmente fisiologica. Ma se ogni molecola del nostro corpo subisce la stessa accelerazione, noi non lo percepiamo"
Ed è quello che accade quando siamo sotto l'azione della forza di gravità, tutte le molecole del nostro corpo sono sottoposte alla stessa forza e di conseguenza alla stessa accelerazione.
Qui, trovate il collegamento alla pagina:
https://www.facebook.com/laterraeunapallachegira/posts/941481499290047?__mref=message_bubble
La settimana scorsa, sulla pagina Facebook abbiamo proposto due domande tipiche dei flat-earthers:
1) Ci insegnano che la luna gira ad una velocità tale da mostrare sempre la stessa faccia alla terra, fin dalla formazione del sistema solare.
Come mai allora i crateri che osserviamo, sono sempre rivolti verso la Terra?
2) Se la Terra, come dice la scienza, ha un orbita ellittica, per poterla percorrere dovrebbe accelerare e diminuire la sua velocità di rotazione! Come mai questo non accade? Dovremmo percepire questa accelerazione e brusca decelerazione del pianeta.
Qui trovate la discussione completa:
https://www.facebook.com/laterraeunapallachegira/posts/937506323020898
Abbiamo avuto diverse risposte. Qui riportiamo le più significative.
Per il quesito numero 1) sulla formazione dei crateri lunari:
Nicola scrive:
"C'è comunque una certa distanza tra la terra e la luna. È quindi possibile che un asteroide proveniente di lato o da dietro di noi colpisca la luna.
Mi viene bene immaginare un duello fra cow boy: quello di fronte a me (terra) può essere colpito dal compagno dietro di me senza problemi, basta che non sia proprio dietro di me e non mi spari alla schiena"
Effettivamente la Terra è molto piccola, rispetto alla distanza che la separa dalla luna (il 3% circa).
Nell'immagine sotto è riportata la direzione del campo gravitazionale nella zona di spazio compresa tra la terra e la luna (le dimensioni dei due corpi sono state aumentate di 5 volte, per renderli ben visibili).
Basta che un asteroide non passi troppo vicino alla terra, o che abbia una velocità sufficiente, perché questo colpisca la faccia visibile della luna. Per di più l'immagine andrebbe pensata in tre dimensioni, il che fornisce "più spazio" ad un eventuale asteroide diretto verso la luna.
Angelo aggiunge:
" La Luna non è sempre stata il satellite della Terra e non sempre ha rivolto la stessa faccia verso il nostro pianeta. Quindi è molto probabile che i crateri si siano formati prima che la Luna sincronizzasse la sua rotazione con la Terra."
Abbiamo parlato sul nostro blog (http://flatearthdelusion.blogspot.fr/2016/09/altamarea.html) della sincronizzazione della rotazione della luna.
Non si è ancora sicuri riguardo alle origini del nostro satellite, comunque si calcola che la sincronizzazione causata dalle forze di marea sia stata relativamente rapida (decine di milioni di anni). Quindi sembrerebbe che molti degli impatti siano avvenuti alcune centinaia di milioni di anni in seguito alla sincronizzazione.
In ogni caso questo è certo per alcuni crateri "recenti" (come il cratere Copernico, età stimata: 800 milioni di anni).
Si tratta quindi di un'osservazione interessante, ma probabilmente non è questa la risposta alla nostra domanda.
Vorrei aggiungere che la faccia nascosta della luna presenta di fatto molti più crateri rispetto alla faccia visibile, come si può vedere nella foto in basso.
Possiamo dire, che effettivamente la terra agisce da scudo, impedendo a molti asteroidi di colpire la luna, ma non è nemmeno un "portiere" perfetto, pertanto alcuni di essi riescono comunque ad impattare la faccia visibile della luna.
Per il quesito numero 2) sulla percezione del movimento orbitale terrestre attorno al sole:
Angelo scrive:
"Muovendosi la Terra lungo un'orbita ellittica, la risultante delle forza di attrazione solare è sempre rivolta verso il fuoco dell'ellisse occupato dal sole. Non esiste, quindi, un'accelerazione/decelerazione lungo l'orbita solare.
Aggiungo un'ulteriore puntualizzazione. Non è precisamente corretto dire che percepiamo il moto quando c'è un'accelerazione. Non è così semplice.
Noi percepiamo il moto quando le parti del nostro corpo subiscono un'accelerazione differenziale tra di loro. Il moto è una percezione principalmente fisiologica. Ma se ogni molecola del nostro corpo subisce la stessa accelerazione, noi non lo percepiamo.
Questo accade quando, come nel caso della Terra che ruota attorno al Sole, è l'intero sistema a subire l'attrazione gravitazionale solare"
Daniele però, non è d'accordo:
"Se posso, rimane costante la velocità areolare ma non la velocità tangenziale della terra lungo l'orbita.
Quindi siamo soggetti, oltre all'accelerazione di gravità, sia all'accelerazione centripeta che a quella dovuta alla variazione di velocità. Però sono calcolabili con ottima precisione e risultano diversi ordini di grandezza inferiori a 9.8 m/s^2 quindi non è che non ci sono ma sono troppo deboli per essere percepite. Penso che però con bilance di precisione e masse sufficientemente grandi si possano tranquillamente misurare come piccolissime variazioni sul peso."
Quindi l'accelerazione esisterebbe davvero, ma sarebbe troppo debole per essere percepita?
Angelo però ha da ribattere:
"Non è che non percepiamo il movimento della Terra attorno al Sole perché ci sono accelerazioni piccolissime, ma perché l'intero sistema è soggetto alla stessa accelerazione. Il pianeta Terra è in condizione di caduta libera verso il sole, quindi non ci sono accelerazioni differenziali all'interno del sistema. Ti faccio un esempio che, forse, può aiutare. Hai presente i voli ZeroG? Bene, Quando l'aereo raggiunge la fase 0G, l'intero sistema si trova in caduta libera. quindi in accelerazione uniformemente accelerata. In questa situazione, le persone all'interno dell'aereo percepiscono solo un'assenza apparente di gravità, ma zero movimento."
Alla fine Daniele si convince, ma puntualizza:
"Il discorso vale perfettamente solo nel centro di massa che è ciò che realmente è in caduta libera attorno al sole, quello può essere preso come riferimento localmente inerziale.
Sulla superficie non vale allo stesso modo quindi un'accelerazione deve essere misurabile e calcolabile anche se molto piccola. E durante l'anno ci saranno variazioni di questa accelerazione a causa dell'orbita non perfettamente circolare."
Perché la questione appare così controintuitiva? Il problema è che si tende a separare il cambio di velocità in due componenti:
-Il cambio di velocità in direzione (in che direzione viaggia la Terra)
-Il cambio di velocità in modulo (a che velocità viaggia la Terra)
L'impressione che si ha è che la prima componente cambi a causa dell'attrazione gravitazionale del sole (e quindi non percepibile), mentre la seconda sarebbe dovuta al movimento della Terra e non compensata dall'attrazione del sole (e quindi percepibile).
Se ci si pensa bene però, non può essere così.
L'accelerazione DEVE SEMPRE avere una direzione. Quello che si può fare, più precisamente, è di separare l'accelerazione in due componenti, una tangente all'orbita e l'altra perpendicolare ad essa.
Il sole però non si trova al centro dell'ellisse, bensì in uno dei due fuochi. Quindi nessuna delle due componenti è diretta verso il sole.
Quello che si deve fare è sommare le due componenti per ottenere l'accelerazione reale, che è ben diretta verso il sole e completamente compensata dalla gravità.
Quindi non c'è nessun cambio di velocità percepibile, nemmeno con strumenti precisissimi.
In realtà, si tratta di un discorso più generale di così. Non dipende assolutamente dalla traiettoria del corpo.
Se un corpo è libero di muoversi, ed è sottoposto unicamente alla forza di gravità, questo si muoverà sempre in modo che la sua accelerazione sia esattamente equivalente alla somma di tutte le forze gravitazionali agenti sul corpo. Il risultato è che queste accelerazioni sono annullate in modo preciso dalla forza di gravità e non sono quindi percepibili.
Infatti per la seconda legge di Newton, ogni accelerazione deve essere causata dall'azione di una forza e deve quindi corrispondervi in modo esatto.
Oppure, come ha scritto Angelo:
"Noi percepiamo il moto quando le parti del nostro corpo subiscono un'accelerazione differente tra di loro. Il moto è una percezione principalmente fisiologica. Ma se ogni molecola del nostro corpo subisce la stessa accelerazione, noi non lo percepiamo"
Ed è quello che accade quando siamo sotto l'azione della forza di gravità, tutte le molecole del nostro corpo sono sottoposte alla stessa forza e di conseguenza alla stessa accelerazione.