Dove ha inizio l'illusione...

Da qualche tempo va diffondendosi la bizzarra teoria secondo la quale la Terra non sarebbe uno sferoide in rotazione su se stesso ed orbitante attorno al sole, bensì un disco piatto ed immobile, coperto da una cupola di materiale ignoto. Il centro di questo disco sarebbe occupato dall'artico, mentre l'antartico rappresenterebbe uno smisurato anello di ghiaccio che ha la funzione di contenere le acque degli oceani.

Coloro che credono in questa teoria, i flat-earthers, sostengono che l'intera popolazione mondiale sia da sempre indottrinata da una elìte imperante che ci manipola attraverso le scuole, i mass media e, in special modo, la NASA che avrebbe il ruolo chiave di produrre finte missioni spaziali e finte immagini dello spazio. La Terra sferica sarebbe un inganno propinatoci fin da piccoli per non consentirci di conoscere la verità. Per corroborare il loro credo e per fare proseliti, da qualche tempo i flat-earthers stanno inondando internet di materiale multimediale che proverebbe, secondo quanto sostengono, la Terra piatta. Nonostante queste presunte prove siano campate in aria, riescono comunque a confondere ed a fare presa su molte persone che, per le ragioni più disparate, non sono equipaggiate con sufficienti conoscienze logico-matematiche utili a smascherare la truffa.

Sono convinto che nel movimento dei flat-earthers ci siano molte persone genuinamente convinte che la Terra sia piatta, ma risulta abbastanza evindente che a capo di questa faccenda ci sia qualcuno che ci sta lucrando.

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sabato 5 agosto 2017

Eclissi solare e velocità dell'ombra lunare






Penso di aver perso il conto dei video in cui i flatearther hanno sentenziato la fine del modello eliocentrico e del globo terrestre, tutti regolarmente privi di qualsiasi contenuto che fosse minimamente in grado di dimostrare quanto scritto a caratteri cubitali nei loro titoli.

La storia si ripete sempre uguale: nel microcosmo terrapiattista, qualche fanta-ricercatore produce un video in cui ha individuato la prova regina che qualcosa non va (a scelta) nei video della NASA, nella gravità, nella rotazione terrestre, nel come il sole illumina la Terra, e l'intero "popolo terrapiattista" va in fibrillazione, traducendo, commentando, ripubblicando, producendo contributi personali, pensando di avere finalmente per le mani la pistola fumante, il chiodo per sigillare definitivamente la bara eliocentrista.  

Ma, come sempre accade, i materiali proposti portano alla luce sempre e solo due evidenze: 
- i terrapiattisti non capiscono i fenomeni che maneggiano
- i terrapiattisti riescono a dimostrare il modello eliocentrico meglio di qualsiasi debunker della terra piatta.

Oggi vi voglio parlare dell'ultima prova, presunta, dell'inganno terrasferista che riguarda l'eclissi solare prevista per il 21 agosto 2017 e che attraverserà gli Stati Uniti.

Secondo i flatearther le simulazioni dell'eclissi solare proposte in rete da siti come timeanddate.com dimostrerebbero come il sistema eliocentrico non può funzionare. Quindi il modello eliocentrico è una invenzione.
Però, a nessun terrapiattista viene in mente che, la semplice possibilità di sapere quando ci sarà una eclissi, rappresenta già una sufficiente dimostrazione della validità del modello eliocentrico.

Le questioni rilevanti presentate per sostenere questa nuova accusa sono principalmente due: 

- viene contestato il modo in cui il sole proietta l'ombra della luna sulla Terra e la sua grandezza

- viene contestato il fatto che l'ombra della luna possa muoversi sulla superficie del globo terrestre più veloce del globo stesso in rotazione.

Analizziamo questi punti  e capiamo perchè sono assolutamente errati.

Vediamo come il sole emette la sua luce e proietta l'ombra della luna, partendo da una domanda tratta dal video Terra Piatta: L'eclisse che uccide il globo (AGGIORNATO) Elafaki:


Ma, insomma, come funzionano questi raggi solari? Sono convergenti o sono divergenti?
La risposta è che sono entrambe le cose, perchè nessuno degli schemi rappresentati nel video spiegano per intero come funziona l'irraggiamento solare.

Partiamo con il capire una cosa essenziale: il sole è una luminaria immensamente grande, ma diffonde la luce in maniera del tutto simile ad un qualsiasi altro corpo luminoso.

Il sole è un oggetto fisico con una superficie illuminante e, da ciascun punto di questa superficie, emette fotoni in tutte le direzioni.
  
Nell'immagine seguente potete vedere il modello di irradiazione luminosa di un singolo punto della superficie di un corpo luminoso. Le frecce sono rappresentative delle infinite direzioni in cui si propaga la luce del singolo punto luminoso.


Capite da voi che, se volessi rappresentare in contemporanea la propagazione luminosa di tutti i punti della superficie, nel complesso, non può in nessun modo venir fuori una condizione di sola divergenza o di sola convergenza dei raggi luminosi:  Si crea una fitta rete di raggi che, partendo da punti diversi della superficie, si propagano nello spazio convergendo e divergendo tra di loro.


Aggiungo una cosa importante: 
Se la luce non si propagasse in questa maniera, noi non riusciremmo a vedere proprio nulla. Per vedere un oggetto, occorre che ogni punto di un oggetto emani o rifletta della luce in direzione del nostro occhio, ovunque esso sia.

Entrambi i punti di vista vedono la scatola ed i suoi dettagli. Ciò vuol dire che ogni punto della scatola sta mandando informazioni luminose verso entrambi i punti di vista .

Affinchè un oggetto possa essere visto in tutte le direzioni, i punti della sua superficie devono emettere o riflettere luce in tutte le direzioni. 


Ma, allora, perchè utilizziamo immagini come questa?

 

Perchè ci interessa evidenziare solo l'ingombro del flusso di luce solare intercettato dalla luna che determina l'ombra sulla superficie terrestre.

Questa immagine non ci sta dicendo affatto che la luce del sole converge in maniera esclusiva. (Ricordiamo che l'immagine è assolutamente fuori scala. Serve solo a dimostrare il fenomeno)

Ogni punto della superficie solare continua ad irradiare luce in tutte le direzioni, ma non tutta questa informazione luminosa genera il cono d'ombra per l'eclissi.

Un modo di comprendere meglio il fenomeno è quello di simularlo con un sofware di modellazione 3d in grado di riprodurre correttamente la luce. In questo caso, ho inserito nella scena di un software 3D tre elementi, un oggetto sfera, uno schermo di raccolta dell'ombra della sfera, ed una fonte luminosa sferica decisamente più grande, posta a debita distanza.

Come potete vedere, il risultato è esattamente quello atteso: l'ombra non è omogenea e presenta un nucleo centrale più scuro dovuto alla copertura totale della luce da parte della sfera. Ovvero, ombra e penombra.



Vediamo, adesso, cos'è che fa dire, erroneamente, ai flatearther che la velocità dell'ombra della luna durante l'eclissi è sbagliata.

L'idea proviene da una osservazione confusa: 

Se la Terra impiega un giorno per fare una rotazione completa sul suo asse e la Luna, invece, ne impiega 27,32 per orbitare attorno alla Terra, com'è possibile che l'ombra della luna nelle varie simulazioni si muove da ovest verso est, ovvero più velocemente della rotazione terrestre stessa?

Simulazione dell'eclissi tratta da un video FE




Simulazione fatta da timeanddate.com


Sembrerebbe sensato.

Abbiamo un rapporto di 1 a 27. La Luna  impiega 27 volte il tempo necessario per una rotazione completa della Terra sul proprio asse. Quindi la sua ombra non può essere più veloce della superficie terrestre in rotazione!

Missione compiuta. 

Il colpo definitivo allo scientismo eliocentrico è stato assestato!!

!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!
!!!  !!!!  !!!
!!!!!!!!!!!
!!!!!!!
!!!!!!!

Ma nemmeno per idea.

Vediamo cosa c'è che non va in questo ragionamento.

Innanzitutto, lo spezzone estratto dal video FE qui sopra è fuorviante, per usare un eufemismo.
Probabilmente, la simulazione rispetta il periodo orbitale della Luna e quello di rotazione sul suo asse della Terra, ma la distanza Terra-Luna è totalmente sbagliata e questo influisce in maniera decisiva sulla velocità di orbitazione della luna.

Nella sequenza vediamo che la luna dista a malapena due diametri lunari dalla Terra. In realtà, la distanza della luna dalla Terra è 50 volte maggiore.




Perchè questa distanza è così importante?
Perchè, a parità di periodo orbitale, la velocità tangenziale aumenta all'aumentare del raggio orbitale, dal momento che l'oggetto orbitante deve percorrere più strada per chiudere il ciclo.

Potete comprendere questa proprietà fisico/geometrica guardando la sequenza seguente.




Se diversi punti orbitano con lo stesso periodo attorno ad un centro, la loro velocità tangenziale aumenterà in funzione della loro distanza dal centro.

Iniziamo a mettere giù qualche numero.

E' pur vero che la luna compie 27,32 giorni per orbitare attorno alla Terra, ma il tragitto che deve fare è di 2.413.402 km.

La lunghezza dell'equatore terrestre è di 40.075 km. Questa è la distanza che un punto sull'equatore compie in un giro completo. 

Mentre, un punto sull'equatore deve viaggiare 40.075 km in una rotazione completa attorno all'asse, la luna deve percorrerne 2.413.402 km per un'orbita completa attorno alla Terra. 

2.413.402 / 40.075 = 60 

La strada che fa la Luna per ruotare attorno alla Terra è 60 volte più lunga di quella compiuta da un punto sull'equatore in una una rotazione terrestre completa.

Sappiamo che la Terra ha una velocità di rotazione, all'equatore, di 1668 km/h
Basta verificarlo facendo un semplice calcolo:



vequatore = [angolo giro in radianti]/periodo[ore]*RTerra[km]=  
vequatore = 6,28/24*6372 = 1668 km/h

Quant'è la velocità media tangenziale della Luna lungo la sua orbita?

Stessa formula, dati diversi.

vluna = [angolo giro in radianti]/periodo[ore]*DTerra-Luna[km] =
vluna = 6,28/655,68*384.400 = 3682 km/h (velocità media)

Quindi, la velocità tangenziale della Luna è pari a più del doppio della velocità tangenziale all'equatore terrestre.

Ok, ho tirato fuori parecchi numeri e qualcuno potrebbe ancora non aver capito bene come questi calcoli possano smentire la tesi terrapiattista.

Proviamo, allora a simulare graficamente l'evento, semplificandolo il più possibile per una maggiore comprensione:

Ho riprodotto il sistema Sole-Terra-Luna su Geogebra, riportando in scala le grandezze, le distanze e le velocità corrette. (Quello che i terrapiattisti si rifiutano categoricamente di fare)

Il modello è bidimensionale, e trascura tutte le caratteristiche del sistema che non risultano indispensabili (inclinazione sull'eclittica della luna, inclinazione dell'asse terrestre, ecc.).

- Sulla sinistra troviamo un cerchio rappresentativo della Terra, sul cui bordo si muove un punto che sta ad indicare la velocità di rotazione terrestre.

- Sulla destra, invece, troviamo un cerchio, leggermente più piccolo, rappresentante la Luna, anch'essa con dimensione e distanza in scala, che si muove sull'orbita in scala attorno alla Terra.
La retta che attraversa la luna e si muove con essa, indica la direzione in cui si trova il sole ed individua il centro del cono d'ombra lunare sulla circonferenza della Terra.

Nel momento in cui questa linea tocca la circonferenza terrestre, appare un punto rappresentativo del movimento della proiezione lunare sulla Terra.

Potete vedere che il puntino dell'ombra viaggia molto più velocemente del puntino sul bordo terrestre, scavalcandolo.
Potete anche notare che, mentre la Luna ha compiuto una frazione minima del suo percorso orbitale attorno alla Terra, quest'ultima ha già compiuto un giro.

Simulazione semplificata bidimensionale in Geogebra del passaggio dell'ombra lunare sulla superficie terrestre durante un'eclissi di sole

Dettaglio della simulazione

Capite perchè non si può essere approssimativi su questioni come queste se si vuole comprenderne la fenomenologia? Se saltano uno o più parametri, l'esito non può che essere sbagliato, ma non a causa del modello, ma dell'imperizia e faciloneria di chi tenta di smontarlo.

Spero di essere stato sufficientemente esaustivo sulla questione.
Se ci saranno richieste di ulteriori chiarimenti, provvederò a fornirveli aggiungendoli all'articolo.

Anche per questa volta è tutto.
Alla prossima.