Dove ha inizio l'illusione...

Da qualche tempo va diffondendosi la bizzarra teoria secondo la quale la Terra non sarebbe uno sferoide in rotazione su se stesso ed orbitante attorno al sole, bensì un disco piatto ed immobile, coperto da una cupola di materiale ignoto. Il centro di questo disco sarebbe occupato dall'artico, mentre l'antartico rappresenterebbe uno smisurato anello di ghiaccio che ha la funzione di contenere le acque degli oceani.

Coloro che credono in questa teoria, i flat-earthers, sostengono che l'intera popolazione mondiale sia da sempre indottrinata da una elìte imperante che ci manipola attraverso le scuole, i mass media e, in special modo, la NASA che avrebbe il ruolo chiave di produrre finte missioni spaziali e finte immagini dello spazio. La Terra sferica sarebbe un inganno propinatoci fin da piccoli per non consentirci di conoscere la verità. Per corroborare il loro credo e per fare proseliti, da qualche tempo i flat-earthers stanno inondando internet di materiale multimediale che proverebbe, secondo quanto sostengono, la Terra piatta. Nonostante queste presunte prove siano campate in aria, riescono comunque a confondere ed a fare presa su molte persone che, per le ragioni più disparate, non sono equipaggiate con sufficienti conoscienze logico-matematiche utili a smascherare la truffa.

Sono convinto che nel movimento dei flat-earthers ci siano molte persone genuinamente convinte che la Terra sia piatta, ma risulta abbastanza evindente che a capo di questa faccenda ci sia qualcuno che ci sta lucrando.

NOVITA'!: Finalmente, un po' di restyling del blog! Adesso potrete accedere agli articoli pubblicati, attraverso la home page, semplicemente cliccando sulla icona relativa

venerdì 12 agosto 2016

PROSPETTIVA FOR DUMMIES 2/2 WIP

Luciano Laurana - La città ideale

Nella prima parte del post sulla Prospettiva, abbiamo visto come e perchè si forma l'immagine prospettica e quali sono gli elementi essenziali che la generano.

Li ripeto brevemente. Abbiamo bisogno di:

1) Un PUNTO DI VISTA fisso
2) I RAGGI LUMINOSI che convergono LINEARMENTE verso il punto di vista e che trasportano le informazioni della scena osservata
3) Un PIANO VERTICALE che intercetta i raggi e ne mantiene le tracce, le quali andranno a formare l'immagine prospettica. Chiameremo questo piano, QUADRO PROSPETTICO.

Ribadisco un concetto fondamentale: 
NON ESISTE PROSPETTIVA AL DI FUORI DEL QUADRO PROSPETTICO, sia esso la retina dei nostri occhi, il sensore di una fotocamera o un semplice quadro verticale.





Questa configurazione porta con se delle proprietà specifiche che d'ora in avanti chiamerò REGOLE DELLA PROSPETTIVA.

Per mostrarvi queste regole, mi farò aiutare da un assistente. 

Vi presento Lucas:
 

Lucas sarà il mio uomo sulla scena. Gli chiederò di osservare di volta in volta alcuni oggetti che gli posizionerò davanti e, insieme, scopriremo le regole della prospettiva.

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Prima situazione:

Ho disposto due cubi della medesima grandezza (1 m di lato) di fronte a Lucas, il più vicino a 5 metri, il secondo a 20 metri.


 

Vediamo come Lucas li percepisce (per semplicità, chiederò a Lucas di usare soltanto l'occhio destro):



In questa immagine, vediamo la piramide ottica di inviluppo del primo cubo convergere verso l'occhio di Lucas.



In quest'altro, possiamo vedere anche la piramide ottica relativa al cubo più lontano.


Come potete vedere, la piramide ottica relativa al cubo più lontano risulta più allungata. Possiamo immaginare che, spostando sempre più lontano questo cubo da Lucas, la relativa piramide ottica tenderà ulteriormente ad allungarsi e ad affinarsi.

Se adesso inseriamo il quadro prospettico ad intercettare le due piramidi, vedremo che, in prospettiva, il cubo più lontano risulta decisamente più piccolo rispetto a quello più vicino a Lucas.



Questa è la prospettiva intercettata dal piano e che rappresenta anche ciò che Lucas percepisce con il suo occhio.


REGOLA NUMERO 1: In prospettiva, gli oggetti tendono a rimpicciolire man mano che si allontanano dall'osservatore poichè il quadro prospettico intercetta piramidi ottiche convergenti verso il punto di vista sempre più allungate ed affinate.

Questa regola non funziona affatto con il Sole nella teoria della Terra piatta. Difatti, secondo i flatearthers, il Sole dovrebbe rimpicciolirsi fino a scomparire dietro l'orizzonte secondo quanto dicono. Peccato che il Sole non rimpicciolisca affatto durante il tramonto, ma rimane sempre della stessa dimensione mentre si abbassa dietro l'orizzonte. 

Ve lo sottolineo in maniera che sia ben chiaro:
LA PROSPETTIVA NON HA ALCUN RUOLO IN QUESTO FENOMENO

Per capire meglio, vi mostro un video:

 

In questo video viene catturato il tramonto del sole con un filtro per eliminarne i bagliori.
(Quelli che vi fanno vedere il sole con i bagliori rimpicciolirsi non sanno nemmeno loro cosa vi stanno facendo vedere)
Potete chiaramente vedere che il Sole rimane sempre della stessa dimensione.

Stessa cosa vale per la Luna. Non diventa affatto più piccola nel mentre scende dietro l'orizzonte, ma rimane della stessa grandezza.





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Seconda situazione:

Vediamo, adesso, come Lucas se la cava con una rotaia


Ipotizziamo che questa rotaia prosegua all'infinito su di una superficie piana (molto similmente a quello che potrbbe accadere su di una ipotetica Terra piatta).

Adesso chieduamo a Lucas di guardare la rotaia. Andremo ad evidenziare ogni traversina congiungendo ogni estremità all'occhio di Lucas.



Come abbiamo visto in precedenza, a mano a mano che lo sguardo raggiunge traversine più distanti, i raggi che convergono verso l'occhio si allungano affinandosi



Da una vista laterale possiamo notare che, a mano a mano che lo sguardo raggiunge traversine più distanti, i raggi sono sempre più orizzontali. In questo caso ho evidenziato solo quelli relativi alle prime cinque traversine, ma la cosa si può estendere all'infinito fino a che i raggi non raggiungono la perfetta orizzontalità.


Se andiamo ad introdurre il quadro verticale ed intercettiamo i raggi, come fatto in precedenza, vedremo che le tracce individueranno un triangolo  con vertice in alto rappresentato dalla proiezione orizzontale del punto di osservazione sul quadro.


Nelle immagini appena presentate, mi sono limitato ad individuare sul quadro solo le tracce delle prime cinque traversine.


 Nelle due immagini seguenti, ho esteso il tracciamento sul quadro alle prime quaranta traversine.



In realtà, potrei continuare a disegnare all'infinito le tracce di ogni nuova traversina che si allontana da Lucas, poichè Lucas avrà sempre una visione pulita, ovvero senza ostacoli di ogni singola traversina del binario.

In altre parole, potrò sempre collegare con delle linee rette gli estremi di ciascuna traversina con l'occhio di Lucas e, quindi, averne traccia sul quadro prospettico.

REGOLA NUMERO 2: In prospettiva, gli oggetti che hanno allineamenti perpendicolari con il quadro prospettico (come le traversine di una rotaia), lasciano delle tracce sul quadro che convergono verso un punto improprio, chiamato punto di fuga, che si trova all'infinito. Il punto di fuga, quindi, non è un punto nello spazio reale, ma un mero elemento grafico. Tale punto corrisponde anche alla proiezione ortogonale del punto di vista sul quadro.

Adesso dirò qualcosa che potrebbe risultare spiazzante:
La regola appena enunciata rappresenterebbe la realtà se la Terra fosse piatta ed infinitamente vasta.

Ma come!?
Vi sto martellando con la storia che la prospettiva dimostra l'incoerenza della Terra piatta ed ora vi dico che la rappresenta???
Dov'è il trucco, allora? 

Vi spiego dov'è il trucco, se così vogliamo definirlo.

Noi chiamiamo prospettiva ciò che vediamo, ma il metodo per riprodurla attraverso il disegno prospettico fa uso di regole, codificate in una scienza della rappresentazione che possiamo tranquillamente considerare matematica pura, a partire dal Rinascimento grazie a due architetti: Leon Battista Alberti e Filippo Brunelleschi.



L'individuazione di regole che fossero in grado di descrivere la visione prospettica permetteva all'architetto/artista di liberarsi da strumenti come la camera oscura per poter realizzare anche ambientazioni di fantasia che potessero sembrare reali all'occhio di chi le osservava. Quello che gli architetti di oggi o i 3d artist realizzano con l'ausilio di software dedicati che incorporano tali regole.




Bene, la scienza che si è venuta formando attraverso queste regole tratta di enti e concetti geometrico/matematici puri come perpendicolarità e parallelismo, rette che vanno all'infinito e punti impropri, non si riferisce in senso stretto alla natura della Terra, se ha una curvatura o meno. Questi punti e rette NON SONO RAPPRESENTATIVI DI COSE REALI, sono meri enti geometrici di costruzione dello spazio matematico prospettico.

La rappresentazione prospettica rappresenta uno spazio matematico ideale, non reale, su di un piano infinito, simile a quello che potrebbe essere la Terra piatta. 

Fino a quando osserviamo/rappresentiamo oggetti vicini a noi attraverso il disegno prospettico, possiamo tranquillamente dimenticarci che esiste la curvatura terrestre, ed è per questo che architetti ed ingegneri usano software che non ne tengono conto, perchè progettano edifici misurabili nell'ordine di grandezza nell'unità di misura dei metri, non gli interessa di definire con precisione oggetti che si trovano a km di distanza per i quali la curvatura terrestre, invece, conta e come. I pittori che, invece, usano la prospettiva per le loro rappresentazioni, devono ARBITRARIAMENTE inserire il sole, perchè  per le regole della prospettiva, il sole all'orizzonte è una FORZATURA TOTALE.  


In questo semplice disegno, il sole e le montagne sulla linea d'orizzonte sono stati inseriti in maniera arbitraria senza seguire alcuna regola del disegno prospettico.

Proprio perchè la realtà si discosta dalla rappresentazione prospettica quando iniziamo ad ampliare il nostro raggio visuale, viene fuori, per contrasto, la natura del nostro pianeta. Per la scienza della rappresentazione prospettica, l'orizzonte è all'infinito e nulla può trovarsi oltre questa linea, perchè in matematica non esiste qualcosa che si possa trovare oltre l'infinito. 

Invece, l'orizzonte terrestre non si trova affatto all'infinito, ma è REALE e varia la sua distanza dall'osservatore in base all'altezza a cui questo si trova. Ogni volta che vediamo qualcosa oltre questa linea, tutt'altro che immaginaria,  (una barca, lo skyline di una città, le cime di rilievi montuosi di una costa, ecc.) abbiamo la prova incontrovertibile che la Terra non è piatta, perchè la realtà non combacia affatto con il modello della Terra piatta, descritto in maniera corretta dal disegno prospettico.


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Questo post è WIP (Work In Progress), il che significa che non è ancora concluso.








26 commenti:

  1. Scusa il commento ma vorrei capire meglio la questione. Dove sarebbe la PROVA che i "flat-earthers" (fico sto termine XD) usano male la prospettiva? Qui è spiegato il funzionamento della propsettiva. In modo corretto anche se poco preciso. Detto ciò non vi è nessuna delle promesse PROVE che loro utilizzino male questo strumento/concetto. Potresti darmi delucidazioni in merito?

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    1. Ciao Giacomo, grazie del commento.
      Come puoi vedere, questo post è un WIP, ovvero Work In Progress, il che significa che non è ancora finito. Purtroppo ci sto mettendo un pò di tempo a buttarlo giù perchè la mia intenzione non è solo quella di provare che i flatearthers non hanno la minima idea di cosa sia la prospettiva, ma mi piacerebbe fornire per bene tutti gli elementi che la caratterizzano, e questo mi costa tempo e studio.

      Non mi è chiaro cosa intendi per "modo corretto anche se poco preciso". Se potessi argomentare mi farebbe molto piacere. Apprezzo le critiche costruttive per migliorare quel che produco.
      Sì, lo so, non sono ancora arrivato al punto in cui dimostro l'insipienza sull'argomento di coloro che sostengono la piattezza terrestre ma, in realtà, ho già fornito qualche indizio al riguardo.

      Poichè mi chiedi di arrivare al dunque, cercherò di farlo sinteticamente in questa risposta, salvo poi esplicitarlo estensivamente nel/nei post relativi.

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    2. 1) Il primo indizio del fatto che i flatearthers non abbiano la più pallida idea di cosa sia la prospettiva sta nel fatto che, banalmente, non citano mai gli elementi fondamentali della prospettiva.

      Guardiamo un'immagine tipica di esempio:
      http://res.cloudinary.com/dxr7zaefl/image/upload/v1436104116/Perspective_w4if1p.jpg
      - Non c'è il quadro sul quale dovrebbe formarsi il disegno prospettico
      - Non esiste nessun punto di vista, dal momento che
      - non c'è nessun raggio con le informazioni luminose della scena che converge verso un punto di vista.
      C'è una totale confusione tra quello che è la rappresentazione dell'osservatore nei confronti della scena ed il luogo dove la prospettiva si deve realizzare, mancando il quadro.

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    3. 2) Come ho già spiegato nel primo post sulla prospettiva, vediamo ciò che vediamo perchè le informazioni luminose arrivano convergenti e rettilinee nella nostre pupille.

      Allora, dovrebbe essere ben chiaro che questo signore che si inventa il sole da una parte ma la "percezione prospettica" del sole da un'altra, nel video seguente, non ha veramente capito nulla.
      Di nuovo, mancano gli elementi base della prospettiva. Non c'è il quadro e, non essendoci il quadro, non si capisce da dove viene fuori la prospettiva. Continuano ad apparire queste rette convergenti verso un punto all'orizzonte che non hanno alcuna attinenza con nulla, n'è con l'osservatore, nè con la scena. Questa roba qui non ha niente a che fare con la prospettiva. E' pura fantasia.
      https://youtu.be/W0Gx1vD1CRE

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    4. 3) La confusione che imperversa nelle teste dei flatearthers riguardo alla prospettiva si evince da questa interessantissima immagine, tratta sempre da un video esplicativo flat-earther:
      https://2.bp.blogspot.com/-i03Pfvv2_1s/V6cIftHzOJI/AAAAAAAAA-A/I3nr8vexmGo91tlHPmUWk4zG8emge8mxACEw/s1600/2016-08-07_12-06-16.jpg
      Qui addirittura si tenta di far passare l'idea che, "arrampicandosi", l'acqua del mare copre la parte bassa degli edifici all'orizzonte. Questa roba qui non ci sarebbe nemmeno da spiegarla, tanto è platealmente ridicola. Di nuovo, l'effetto dell'acqua che sale a rampa si verifica solo sul quadro prospettico per effetto dei raggi convergenti verso l'occhio che lasciano tracce sempre più altre man mano si allontanano. Lo stesso dovrebbe valere per la base degli edifici all'orizzonte che dovrebbero apparire senza essere coperti se si trovassero su una terra piatta.

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    5. 4) In questo post faccio vedere come in realtà, su una terra piatta, il famoso punto di fuga di una rotaia si trova all'infinito. Su una terra piatta, tutti i punti sull'orizzonte, indicanti infinite direzioni, si trovano all'infinito. Quindi, su una terra piatta che si estende all'infinito, l'orizzonte non è un elemento reale. In prospettiva si rappresenta, ma è una mera linea di costruzione dei punti impropri dove confluiscono allineamenti paralleli.
      Il fatto che, in realtà, noi vediamo una linea che chiamiamo orizzonte (io la chiamerei orizzonte terrestre per diversificarla dall'orizzonte prospettico) e vediamo navi, palazzi, isole oltre questa linea, significa che si tratta di una traccia REALE e, specificatamente, del punto/punti del profilo incurvato della Terra, SEMPRE rispetto al nostro punto di vista.

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    6. Caro Giacomo,
      spero di essere stato abbastanza esauriente.
      Se ci sono dubbi o altre domande che vuoi farmi, sono sempre a disposizione.

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    7. "Il fatto che, in realtà, noi vediamo una linea che chiamiamo orizzonte (io la chiamerei orizzonte terrestre per diversificarla dall'orizzonte prospettico) e vediamo navi, palazzi, isole oltre questa linea, significa che si tratta di una traccia REALE e, specificatamente, del punto/punti del profilo incurvato della Terra, SEMPRE rispetto al nostro punto di vista."

      Cognitivamente, la miglior spiegazione della differenza tra un mondo piatto e uno sferico.
      Applicata agli oceani, peraltro, dimostra la curvatura dell'acqua che douay non riesce a vedere.

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    8. Grazie dell'apprezzamento, caro Merensekhmet.

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    9. Buongiorno a tutti.
      Leggo che su di una ipotetica terra piatta l'orizzonte sarebbe all'infinito, ma a me non risulta.
      Mi risulta invece che si formi in corrispondenza dell'incrocio tra il piano di riferimento e il raggio visivo dell'occhio umano che non è perfettamente orizzontale ma inclinato di un piccolo angolo, mi pare di 0,02° ma potrei sbagliarmi. In pratica se h è l'altezza dell'osservatore, l'orizzonte si forma ad una distanza che è pari ad h diviso per la tangente di quell'angolo.
      Non so se mi sono spiegato, avrei voluto essere più chiaro ma non ricordo la fonte dove ho attinto quest'informazione. Spero tuttavia di essere riuscito ad esprimere il concetto.

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    10. Ma, caro anonimo, lo sguardo inclinato dipende proprio dal fatto che la Terra è sferica e l'angolo cambia in virtù dell'altezza dell'osservatore in accordo con la curvatura terrestre. Oltretutto, contraddice l'altra favoletta ripetuta alla nausea secondo la quale l'orizzonte sarebbe sempre all'altezza dello sguardo, possibile solo se lo sguardo non ha nessuna inclinazione.
      Ma queste cose sono state ampiamente spiegate nell'articolo!

      Come fai a dire che "a te non ti risulta" che l'orizzonte di una terra piatta si trovi all'infinito?

      Hai fatto un ragionamento al contrario.
      Invece di dedurre la forma della terra basandoti sull'osservazione, parti dall'assioma che la terra sia piatta e le associ in maniera arbitraria la coerenza dell'osservazione.

      Mi spiace, ma non funziona così.
      Il fatto che, su una Terra piatta, l'orizzonte sia all'infinito ce lo dicono le regole della prospettiva.
      Il fatto che constatiamo sperimentalmente un orizzonte ad una distanza finita dipendente dalla quota dell'osservatore ci dice che la Terra non è piatta.

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    11. Spiegazione che non trovo per niente convincente.
      Ti ho fornito un dato di cui non sono al 100% sicuro che sia corretto, parlo degli 0.02° di inclinazione della vista dell'occhio umano dovuti al suo “Angular resolution limit”, ma l'ordine di grandezza credo che sia più o meno quello, non credo di sbagliarmi di molto.
      La causa per la quale l'occhio umano abbia questo limite credo che esca dai limiti del presente dibattito.
      Prendiamolo per buono.
      In questo senso, a 2 m di altezza dell'osservazione, l' orizzonte si troverebbe ad una distanza pari a 2 m diviso per la tang di 0.02°. Giusto o no? Non ho più il manuale di Briggs dei valori trigonometrici da quando ho acquisito il diploma da geometra, ma a naso direi che l'orizzonte che ne risulterebbe sarebbe molto più lontano dei 5 km della curvatura terrestre, forse il doppio o adddirittura il triplo, non lo so.
      La vera distanza dell'orizzonte è di importanza colossale in questi ragionamenti.
      Stiamo parlando di una linea oltre la quale si perde informazione visiva.

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    12. No, adesso mi fai capire: dove hai trovato questa fesseria che 0.02° di inclinazione dello sguardo dipenderebbero da un limite dell'occhio?
      L'occhio umano non ha un vero e proprio limite visivo, se non quello dovuto ad una risoluzione angolare minima oltre la quale non è in grado di distinguere i dettagli.
      Cosa c'entra tutto questo con una inclinazione di 0.02 gradi dello sguardo lo sai solo tu.

      L'inclinazione dello sguardo e la distanza dell'orizzonte variano coerentemente alla quota dell'osservatore su una terra sferica.
      Se vai sulla pagina del calcolatore d'orizzonte, al cambiare della quota verificherai una variazione della distanza e declinazione angolare dell'orizzonte.
      http://flatearthdelusion.blogspot.com/p/calcolatore-orizzonte.html

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    13. Di sicuro non me lo sono inventato, non appena troverò l'articolo te lo trasmetterò.

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    14. Fremo dalla voglia di vedere questo articolo.

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    15. Ho cercato l'articolo perchè mi sentivo responsabile della tua frenesia, da sempre nemica della lucidità.

      https://www.youtube.com/watch?v=aVAWQGlXRWg&t=27s

      Ricordavo bene in merito all'angolo ed al limite dell'occhio umano che, tra l'altro, dichiari tu stesso.
      Credere che l'inclinazione dello sguardo e la distanza dell'orizzonte cambino in coerenza con la quota dell'osservatore su una terra sferica rappresenta, nel senso di terra sferica, un atto di fede.
      Di nuovo usi l'ipotesi per arrivare a delle conclusioni.
      Non è così che si fa, ce lo ha insegnato la civiltà greca già 2.500 anni fa.
      P

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    16. Spero che tu stia scherzando.
      Voglio veramente sforzarmi di crederlo, perché non voglio proprio pensare che tu abbia linkato questa robaccia pensando di corroborare quello che hai asserito.
      Chi ha fatto questo video non è in grado nemmeno di distinguere una visione prospettica da una proiezione ortogonale.
      Il problema tuo e di tutti quelli che si sono fatti abbindolare da questa scemenza della terra piatta è che non avete alcun tipo di comprensione di base degli argomenti che i vari youtuber terrapiattisti vi passano, e voi non fate altro che bevervela tutta senza rendervi nemmeno conto delle sciocchezze che vi dicono.
      oltretutto, non sei nemmeno riuscito a capire l'abissale differenza tra ciò che ho detto io e quello che stai dicendo tu.
      L'angolo di risoluzione non c'entra un fico secco con l'angolo di declinazione dello sguardo.
      Quello che posso dirti è solo una cosa:
      Studia, ma sul serio. Vai in una bella biblioteca, se possibile universitaria, e cercati dei testi sull'ottica e sulla prospettiva.
      Non pescare robe a caso su youtube che postano personaggi improbabili (che poi mettono pure riferimenti alla bibbia, che non c'entrano assolutamente nulla) che non sanno nemmeno di cosa stanno parlando.
      Fammi questo piacere.
      Quando avrai un minimo compreso l'argomento, ne possiamo riparlare.

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    17. Meglio che non parli, perché io considero la mendezza che hai linkato un vero e proprio insulto all'intelligenza.
      E scommetto che se ti chiedessi che cosa ci hai capito, faresti anche qui scena muta.
      Questi truffatori si sono andati addirittura ad inventare che l'inclinazione terrestre è stato un escamotage per giustificare la visione di polaris da sud dell'equatore.
      Hanno messo polaris a 10000 km dalla Terra ed hanno tirato le congiungenti ai vari paralleli.

      Ma roba da matti, roba. E tu non hai nemmeno la capacità di capire cosa hai postato affinché tu ti possa vergognare.

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    18. Provo un sentimento di sincera pietà per te.

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    19. Mi spiace, ma io non provo nemmeno pietà per chi spaccia immondizia con saccenza senza nemmeno capirlo.
      Lo trovo proprio un caso di miseria umana.
      Quando, un giorno, capirai (se ne sarai capace), forse ti vergognerai di testesso per questo.

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  3. Ciao R0D4N, mi permetto di segnalarti questo mio video sull'argomento:
    https://www.youtube.com/watch?v=ICO1CsC9KKE

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    1. Grazie Fabrizio.
      I tuoi video sono fatti molto bene.
      Non appena ho tempo, inserisco il tuo canale tra quelli da visitare nella sezione VIDEO.

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  4. Se ho capito, le leggi della prospettiva ci dicono due cose essenziali, per comprendere l'argomento secondo il quale, la semplice osservazione del profilo di una città (o di una montagna), ci darebbe la prova circa la forma, curva, della superficie della terra:
    1/qualunque ente che apparisse poggiarsi sulla linea dell'orizzonte, sarebbe necessariamente più lontano dell'orizzonte stesso, dal punto di vista (dell'osservatore).
    2/su una superficie piana, è sempre possibile osservare l'orizzonte "ultimo"... indipendentemente dalla estensione della sua superficie... e, quindi, dalla distanza dell'orizzonte dal punto di vista (dell'osservatore)!

    Se, dunque, la superficie della terra fosse piatta, e si osservasse una città (o una montagna) "poggiare" sulla linea dell'orizzonte, staremmo osservando un oggetto geografico sito (letteralmente!) oltre il confine della terra... sarebbe, cioè, (letteralmente!) sospeso nel vuoto cosmico (cupola permettendo)!
    Se, invece, l'estensione della superficie di quella terra piatta, fosse infinita, non sarebbe nemmeno, mai, possibile osservare il profilo di una città o di una montagna superare, in altezza, la linea dell'orizzonte... qualunque oggetto che "poggiasse" sulla superficie della terra (e, probabilmente, non solo quello!), ed indipendentemente dalla propria altezza, apparirebbe (interamente!) sotto la linea dell'orizzonte.

    Solo se la superficie della terra fosse curva, vivremmo una esperienza a misura d'uomo: quella di vedere un oggetto geografico, sito più lontano dell'orizzonte (dal punto di vista dell'osservatore), ma non oltre il confine della terra (ché, infatti, non avrebbe alcun confine!)... e, quindi, non sospeso nel vuoto cosmico!

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    1. Ciao Alessandro.
      Hai colto perfettamente il concetto.

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